Vulture da scoprire

Vulture da scoprire


Quattro itinerari tematici, quattro “fili” diversi da collegare per scoprire una regione ricca di fascino ma decisamente poco nota al grande pubblico: il [[Vulture]] Alto Bradano, nella parte settentrionale della provincia di Potenza. E’ quanto si propone di fare il progetto “Culture in loco”, voluto dalla Regione [[Basilicata]] proprio al fine di valorizzare quest’area al confine con la Puglia e la Campania: un territorio ricco d’arte, di storia e di eccellenze ambientali, oltre che decisamente attraente anche per il palato…



I sapori dell’enogastronomia


Ed è proprio l’itinerario enogastronomico a puntare sull’elemento più noto, forse, del territorio del Vulture: l’Aglianico, pregiatissimo vino che ha in [[Rionero]] il suo maggior centro di produzione, in Barile uno straordinario luogo di cantine, e che vede ogni anno a Melfi una specifica manifestazione settembrina in suo onore (“Aglianica”, quest’anno dal 5 al 7). Ma la regione ha molti altri sapori peculiari: l'[[olio extravergine]] di Rapolla, in attesa di  certificazione Dop; i funghi cardoncelli e il dolce tipico di [[Forenza]], “U cauzun”, che abbina mandorle, cioccolato e cipolla; il miele di Ripacandida, dove sorge la mellinoteca nazionale; la [[Malvasia del Vulture]], che ha il suo centro di produzione a Ginestra, centro che conserva tracce della cultura albanese e zona di produzione della Malvasia del Vulture. E ancora le salciccie lucana, aromatizzate con finocchio selvatico e peperoncino; le innumerevoli fonti di acqua minerale; e il Pecorino di [[Filiano]] Dop, prodotto in varie località del territorio.


Le tracce del sacro


Il rapporto fra la popolazione e la religiosità è un altro possibile filo conduttore di un viaggio nel Vulture, un territorio che nel corso di tre millenni ha visto intrecciarsi culture provenienti da tutto il Mediterraneo. si parte da Venosa, dove sono da visitare le suggestive Catacombe ebraiche, da poco riaperte , e il l’Incompiuta, capolavoro dell’arte normanna nell’Italia del Sud. Ancora, il Duomo di Rapolla e la Cattedrale di [[Melfi]], che fino al 21 giugno ospita anche la mostra “Il Vulture ed il Sacro”, all’interno delle Scuderie del Castello voluto da Federico II. E ancora la bianchissima abbazia di S. Michele, affacciata sui laghi di Monticchio; il santuario di S. Donato a Ripacandida; il santuario di S. Maria di Pierno a San Fele, del XIII Secolo, uno dei gioielli dell’arte romanica in Lucania. Dulcis in fundo Acerenza, con la cattedrale del XII secolo, e Genzano di Lucania, con la chiesa dell’Annunziata.


Borghi e castelli


acerenza.jpgIl Vulture è territorio ricco di borghi fortificati e castelli, che permettono davvero un viaggio nel tempo nell’arco di pochi chilometri. [[Acerenza]], ad esempio, è uno dei borghi medievali più belli d’Italia: a luglio ospita la manifestazione “Acheruntia” e il “Palio della Pietra”. Forenza merita una sosta, soprattutto durante il corteo medievale di agosto. La macchina del tempo si sposta in avanti passando per Rionero in Vulture, città di fondazione più recente: qui merita una visita il Palazzo Giustino Fortunato, con la biblioteca e gli arredi appartenuti allo storico lucano. E a maggio da non perdere il “Festival delle Arti Culture Vulture 08”, dedicato a cortometraggi e opere teatrali che celebrano il territorio. Melfi è una tappa d’obbligo: qui sorge lo straordinario castello di Federico II, normanno-svevo, sede del Museo Archeologico Nazionale. A Venosa si viaggia invece a ritroso: nella patria del poeta romano Orazio (quello del “Carpe Diem”) non si può perdere l’area archeologica con i resti della colonia latina di Venusia (fondata nel 291 a.C.), oltre al Castello Pirro del Balzo con il museo Archeologico Nazionale. Il 21 giugno, il complesso dell’Incompiuta ospita lo spettacolo teatrale “Vulture tra Oriente e Occidente”, scritto e diretto da Ulderico Pesce, e laserata finale del “Festival delle Arti”, con la premiazione delle opere vincitrici del premio “Culture Vulture 08”. 

ll Vulture “slow”


Infine, il Vulture Alto Bradano offre molte possibilità per chi ama la natura: dalle arrampicate sui sentieri di montagna al trekking in bicicletta, dal birdwatching alle escursioni a cavallo. L’area è ricca di folti boschi, come quello di Forenza, che si estendono per più di 2500 ettari. Si fa birdwatching ai [[Laghi di Monticchio]], nel comune di Rionero in Vulture, zona indicata anche per la mountain bike, con molti sentieri sterrati. Altra tappa a San Fele con il Monte Pierno (1.268 m.), a Nord Est dell’Appennino Lucano. Infine a Ruvo del Monte merita una sosta il Bosco di Bucito, nell’oasi gestita da WWF e Lipu, con il centro di Educazione Ambientale “Casone Bucito”.

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