Un luogo da fiaba: il Castello di Fènis in Valle d’Aosta

castello_di_fenis.jpgDa oggi ci dedichiamo alla Valle d’Aosta, con un tour per i suoi splendidi castelli.
Luoghi unici, dove sembra che il tempo si sia fermato, i castelli della Valle d’Aosta è il caso di dire, sembrano veramente dei luoghi fiabeschi.
Tra questi spicca il castello di Fénis, che si impone per l’imponenza delle sue torri e mura merlate.
Diciamolo sembra uno di quei castelli che si vedono nei film con i cavalieri con tanto di corazza? Perchè no, anche uno di quei luoghi, misteriosi dove potrebbero celarsi i vampiri. Ora lo so, state tutte li con il fiato sospeso sperando che Edward e Bella, tornino in Italia, vi dice male, io pensavo proprio a Dracula.
Non sto vaneggiando, qui nel Castello Fénis, fu girato il film Fracchia contro Dracula di Neri Parenti e con questo ho detto tutto.

Scherzi a parte è un luogo veramente incantevole se siete curiosi di sapere qualche cosa, seguiteci.
Le prime testimonianze risalgono al 1242 quando apparteneva già alla famiglia Challant. Il castello, nella sua struttura attuale, fu costruito tra il 1320 e il 1420, per volontà di Aimone e Bonifacio I di Challant.

castello_di_fenis_2.jpgL’edificio fu dotato di un nucleo centrale a forma pentagonale e protetto da una cinta muraria esterna. L’interno era molto più ampio di ora. Vi era un cortile sovrastato da un ballatoio e mancava il secondo piano dell’edificio. Nel 1392 iniziarono una seconda ondata di lavori. Di quest’epoca sono la scala a gradini semicircolari del cortile interno e la prigione. Tra il 1414 e il 1420 si pensò invece alla parte decorativa, furono realizzati gli affreschi della cappella e del cortile interno. I lavori furono affidati a Giacomo Jaquerio, uno dei più importanti pittori del Trecento. Sulla reale paternità dell’opera, si dibatte tutt’ora, ma delle indagini, hanno dimostrato, come probabilmente i cartoni utilizzati per tracciare i disegni del ciclo, siano riferibili, alla mano dell’artista, mentre la reale esecuzione da parte dei suoi allievi. Ciò che importa è che il castello ospita un interessante a affascinante ciclo ad affresco, testimonianza dello stile gotico cortese.

Quello che salta all’occhio osservando il castello di Fènis è la sua imponenza difensiva. Esso è infatti, tra i castelli valdostani quello sicuramente con più difese, realizzate per scoraggiare il nemico. I Challant rimasero proprietari del castello sino al 1716, anno in cui fu venduto alla famiglia Saluzzo Paesana.
Per due secoli il castello fu utilizzato come casa colonica. Nel 1895 fu venduto allo Stato, in uno stato conservativo pessimo, per il suo mal utilizzo. Basti pensare che la cappella fu adibita a fienile e che il primo piano ospitò gli animali. Per porre rimedio lo Stato Italiano avviò un’ampia campagna di restauro che si concluse nel 1920. Una seconda campagna conservativa avvenne nel 1935 che riportò il castello alle fattezze di un tempo. Oggi è uno dei monumenti più amati dai valdostani e dai turisti che si recano in questa fantastica regione, divenuto il simbolo della Valle d’Aosta feudale e medievale.

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