Pescara è una città moderna che ha nel suo tessuto opere di importanti architetti che sono conosciuti a livello internazionale
Sino ad oggi con Vagabondi.it abbiamo trattato edifici e monumenti storici da visitare nel nostro paese. Abbiamo parlato poco invece, di edifici contemporanei, che vale la pena visitare, perché vere e proprie opere d’arte di architetti di fama internazionale.
Abbiamo pensato di cominciare con Pescara che negli ultimi anni ha visto la realizzazione di numerose opere contemporanee. Queste – come spesso accade con tutto ciò che è nuovo – sono state seguite da una serie di polemiche. Già dal secondo dopoguerra Pescara è stata oggetto di un intervento urbanistico dell’architetto razionalista Luigi Picconato. Negli ultimi anni però a Pescara stanno operando, o hanno operato firme internazionali, come Oriol Bohigas, Massimiliano Fuksas, Toyo Ito, e Walter Pichler.
Tra queste, quella che sicuramente ha avuto moltissime polemiche è l’opera di Toyo Ito, Huge Wine Glass, un parallelepipedo a base quadrata posizionato su uno specchio d’acqua circolare.
Inaugurata nel 2008 nella Piazza della Rinascita di Pescara è costata circa 1 milione e trecento mila euro. L’opera propone l’immagine stilizzata di calice di vino rosso, che secondo la visione dell’architetto è rivolta al legame con i movimenti cosmici e le forze naturali.
Le polemiche si sono basate in particolar modo, oltre che sull’elevato costo della struttura, dal fatto che il 19 febbraio 2009 la struttura ha avuto un cedimento, danneggiandosi irreparabilmente. Dopo poco più di due mesi un’opera che è costato un enormità è andata in frantumi. Non si sanno le cause che hanno condotto al danno. Si è pensato ad un atto vandalico o a un cedimento della struttura. L’azienda che l’ha prodotta si è resa disponibile per ricostruirne un altro esemplare. Ma in realtà l’Huge Wine Glass di Toyo Ito ai pescaresi non è mai piaciuta, l’ipotesi dell’atto vandalico è piuttosto plausibile. Se fosse così è gravissimo perchè si è andato a distruggere un monumento, per cui il comune di Pescara ha investito una quantità altissima di denaro.
In Italia è molto difficile fa accettare le opere contemporanea, in particolar modo quelle architettoniche che vanno più di tutto ad essere fruite dalla collettività. Questo è un fenomeno tipicamente italiano perchè, per il nostro paese vi è un rapporto con il mondo classico, che ha sempre reso difficile il manifestarsi di altre forme d’arte.
Nessuno pensa, che in realtà ogni opera, nel passato è stata contemporanea. Immaginiamo per un attimo che cosa poteva sembrare, agli occhi dei cittadini romani del Seicento, non so, un edificio di Francesco Borromini. Con le curve e il gioco di concavo e convesso, la sfarzosità decorativa che le caratterizzavano. Per noi oggi sono esempi di grande creatività artistica, ma allora no, tanto che dopo qualche anno, gli sfarzi dell’arte barocca, furono tacciati come di cattivo gusto, e numerose furono le opere di questo periodo, che furono demolite, per ricostruire edifici più sobri in stile medioevale. Però eravamo nell’Ottocento (come abbiamo visto in Abruzzo, numerose chiese sono state “purificate” a Novecento inoltrato), oggi siamo nel 2010, e non avere ancora un’apertura mentale verso ciò che è contemporaneo, e frutto del passare dei tempi, secondo me merita un attimo di meditazione.
Altra opera contemporanea a Pescara e altre critiche e polemiche, questa volta l’architetto è Walter Pichler è l’opera in questione è il Ponte del Mare che ha ridisegnato il volto della riviera cittadina.
Il Ponte del Mare è stato aperto al pubblico l’8 dicembre 2009. Si tratta di un ponte ciclo pedonale, che collega la riviera sud con quella nord del fiume Pescara, creando una continuità con il Corridoio Verde Adriatico. Anche quest’opera ha avuto dei costi molti alti circa sette milioni di euro. Visto che è stato inaugurato da così poco tempo, direi che forse bisognerebbe aspettare e vedere come si trovano veramente i pescaresi con il nuovo ponte, che ha di positivo la pista ciclabile, come invito ad usare di più la bicicletta, in favore del Global Warming.
Fresco fresco di inaugurazione è anche la nuova sede della Fater ad opera di Massimiliano Fuksas. Un intervento di riqualificazione, sia architettonica che sociale, di un’ area, destinata ad essere terminata nel futuro. Un intervento in cui si incontrano necessità urbane, estetico-architettoniche e sociali. Questo edificio come gli altri sopra menzionati, fanno vedere come Pescara è una città che guarda avanti, rispetto a molti altri centri del nostro paese.