Un luogo di pace e di quiete: l’Abbazia Benedettina di Monte Maria a Burgusio

abbazia_benedettina_di_monte_maria.jpgSe siete in cerca di un luogo di pace e riposo, isolato dal caos quotidiano, che ne dite dell’Abbazia Benedettina più alta d’Europa, a 1300m d’altezza?
Qui immersi nella solitudine e silenzio, 800 monaci conducono la loro vita, nella pace e nella quiete, ma aggiornandosi sui tempi moderni

Curiosi? Seguiteci. . .

Ci troviamo di fronte al convento benedettino di Monte Maria a Burgusio in Trentino Alto Adige che vanta una storia antichissima.
Fondata nel XII secolo dai nobili di Tarasp, il monastero fu colpito, ben due volte da incendi. Nel 1348 la peste colpì duramente questa zona, facendo ridurre il numero di monaci a quattro. Nel Cinquecento l’intervento del papa e del Duca di Tirolo, fece evitare la sua soppressione.

In seguito vi fu un periodo di ricrescita, grazie all’abate Matthias Lang, (1615-40). Nel 1724 fu aperto un ginnasio. Nel 1807 l’Abbazia fu soppressa sotto Napoleone, per essere riaperto dopo la caduta di quest’ultimo. In quel periodo il monastero fu saccheggiato di numerose opere d’arte, tanto che tra il 1816 e il 1855 l’abate Carl Mayr ebbe come compito di recuperare i beni perduti. Successivamente il Ginnasio crebbe di importanza grazie all’attività di alcuni personaggi, legati alla cultura e alla musica.

Nel monastero vi è una chiesa risalente al XII secolo. Del periodo romanico rimane ben poco, perchè dal 1643 al 1648 sotto l’abate Jakob Granfinger, fu trasformata in un edificio barocco.
All’interno del convento di grande pregio è la cripta, che fu consacrata nel 1160 dal beato Adalgott, vescovo di Coira. Questo era il primo ambiente sacro dove o monaci potevano pregare insieme e celebrare la santa messa. Nel 1643 la parte occidentale è divenuta luogo di sepoltura dei monaci. Nel 1980 la demolizione del muro divisorio, ha fatto riafforire gli splendidi affreschi romanici. Questo ciclo è, oggi, una delle più importanti testimonianze artistiche dell’arco alpino. Oggi la cripta è riservata solo come luogo di preghiera.
Recentemente la parte dell’edificio che era destinato ad attività artigianali è stato ristrutturato e trasformato in museo.
Qui sono esposti (non ancora visibili al pubblico) documenti storici e opere artistiche legate a San Benedetto e al suo modello di vita.

Un luogo unico dove immergersi nella pace e nella quiete.

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