Tagliacozzo, Provincia dell’Aquila, oltre ad essere cittadina piuttosto antica, è meta pure di un vivace turismo.
I più dotti, forse, si ricorderanno la menzione di Dante, nel XXVIII canto dell’Inferno:
…a Ceperan, là dove fu bugiardo
ciascun Pugliese, e là da Tagliacozzo,
ove sanz’arme vinse il vecchio Alardo…
Il riferimento è ad Alardo di Valéry, uno dei più celebri cavalieri crociati del XIII secolo. Di lui si rammenta anche l’elaborazione del piano strategico della battaglia di Tagliacozzo.
Nel 1400 circa, Papa Alessandro V, quale premio per l’appoggio ottenuto in una contesa territoriale, decise di staccare la Contea di Tagliacozzo dal Regno di Napoli, aggregandola aggregò allo Stato Pontificio, confermandone la titolarità a Giacomo Orsini.
Da aggiungere poi che, durante l’Unità d’Italia, non propriamente condivisa nel territorio, Tagliacozzo fu segnata dal fenomeno del Brigantaggio, per il quale si ricorda, in particolare, l’attività del Brigante spagnolo, José Borjes.
Fra i principali luoghi da vedere della città, ci sono Piazza Obelisco, fulcro del borgo antico, attorniata di eleganti palazzi recentemente ristrutturati e ornata con graziose bifore.
Diverse poi sono le fiere, le manifestazioni che toccano Tagliacozzo, ricordiamo il Festival internazionale di Mezza estate con danza, musica e prosa, la Festa di Sant’Antonio di Padova, Patrono della città (13 giugno) e l’Antiqua, mercato dell’antiquariato.
Infine, tra i prodotti tipici della cucina locale, ci sono gli gnocchetti con ceci (a cui è dedicata una sagra ad inizio agosto) e l’agnello a cacio e uova.