Il fascino storico delle osterie

osteria_1.jpgUno dei locali che negli anni si è modificato, riuscendo di volta in volta a rinnovarsi è sicuramente l’osteria.
Noi di Vagabondi.it abbiamo trattato ampiamente dei Wine Bar che possono essere visti come la trasposizione moderna e di tendenza delle vecchie osterie.
Ma in Italia esistono ancora le vecchie osterie, quelle di una volta, cariche di storia e di tradizioni che riescono ancora ad affascinare.
L’Osteria contiene nella sua etimologia il significato di ospitalità. Una parola magica, oggi snobbata, ma che da molto di calore e di familiarità.
Dei locali paragonabili alle osterie, esistevano già nell’antica Roma (certo che i romani ne hanno inventate di cose!) ed erano chiamate enopolium. Esistevano anche i thermopolium dove venivano serviti cibi e bevande calde tenute in grandi vasi di terracotta, che erano incassati nel bancone.
Le vere e proprie osterie nacquero nei luoghi di commercio e di passaggio, come punti di ristoro e di incontri sociali. In origine erano ubicate in luoghi dimessi, frequentate soprattutto dagli uomini ed associate all’alcolismo. Se si torna al suo significato legato all’ospitalità, possono essere considerate le antenate degli alberghi e delle pensioni odierne. Caratteristiche erano le insegne quasi araldiche e alcune volte prendevano il nome del proprietario. C’erano vari tipi di osterie alcune a buon mercato di solito collocate fuori le mura cittadine ed altre invece, molto accoglienti che venivano frequentate da personaggi di riguardo. Artisti, e letterati amavano recarsi nelle osterie. Ad esempio Benvenuto Cellini, Ludovico Ariosto, amavano andare alle osterie, in particolar modo ad una a Ferrara, nata nel 1435 che esiste ancora oggi! Siete curiosi? Allora continuate a seguirci.

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