Il capolavoro del Barocco Salentino: la Basilica di Santa Croce a Lecce

santa_croce_lecce.jpgIl Salento è una zona della Puglia di straordinaria bellezza conosciuta soprattutto per il suo splendido mare. Ma in questa zona della regione ci sono dei luoghi molto importanti dal punto di vista storico artistico. Tra questi spicca Lecce. In questa città ha avuto un grande sviluppo il periodo Barocco che ha lasciato nella città traccia indelebile della sua maestosità e del suo trionfo. Massimo esempio di questo filone artistico è la Basilica di Santa Croce che è uno dei più importanti complessi architettonici della città.
Se oggi questo edificio è considerato un capolavoro dell’architettura barocca non è sempre stato così. Il punto di forza dell’edificio leccese è la sua sfarzosità. Questa ricchezza decorativa fu vista, per buona parte del XIX secolo, come esempio di pessimo gusto. E’ da dire però che questo giudizio è in linea con le inclinazioni storiografico-estetiche dell’epoca che ora ostili all’arte Barocca, vista come manifestazione di frivolezza. Dal XX secolo questo edificio è stato rivalutato e riscoperto divenendo uno dei simboli della città di Lecce.

Come molti altri edificio anche la Basilica di Santa Croce ha una storia che nasce dall’addizionarsi delle diverse epoche. Nella sua area vi era già nel XIV secolo un monastero che era stato fondato da Gualtieri VI di Brienne. Nel XVI secolo si decise di sviluppare questa aerea a livello monumentale. I lavori si prolungarono sino al XVII secolo e vide coinvolti i più importanti architetti cittadini, come Gabriele Riccardi, Francesco Antonio Zimbalo, Cesare Penna e Giuseppe Zimbalo.
santa_croce_lecce_2.jpgDal 1549 al 1582 fu costruita la parte inferiore della facciata seguita da Gabriele Riccardi. Questa è divisa da sei colonne che sostengono la trabeazione. Nel portale maggiore vi sono della coppie di colonne corinzie e gli stemmi di Filippo III, di Maria d’Enghien e di Gualtieri di Brienne. Questo fu realizzato nel 1606 ed è opera di Francesco Antonimo Zimbalo.  Lo stemma dell’ordine dei Celestini è invece esposto sulle porte laterali. Il primo ordine termina con una balaustra sostenuta da telamoni. Ci sono inoltre tredici putti abbracciati che rappresentano il potere temporale e spirituale.
Elemento di grande pregio è la parte superiore della facciata, dove domina il rosone barocco, che è tra i più raffinati ed eleganti di questo periodo. Il rosone, trionfo di foglie d’acanto e cerchi decorati finemente, è incorniciato da due colonne corinzie. Affianco vi sono due nicchie che ospitano le statue di San Benedetto e San Celestino. Nella facciata vi sono una grande quantità di elementi simbolici. Fiamme, leoni, pellicani, melograni, che si alternano a fiori, festoni, animali, angeli, stemmi e sfere con la croce. Ai lati della balaustra vi sono due grandi statue femminili che raffigurano la Fede e la Fortezza.
Da molti la simbologia della facciata della chiesa di Lecce è stata letta come celebrazione della vittoria della battaglia di Lepanto (1571). Gli animali nella balaustra potrebbero alludere alle famiglie alleate cristiane.
L’interno a una pianta a croce latina ed era originariamente suddiviso a cinque navate che sono state assorbite nel XVIII secolo con la costruzione di cappelle laterali.
Qui sono custoditi ben diciassette altari. La navata maggiore è riccamente decorata con un soffitto ligneo a cassettoni dorato.
Grazie al suo patrimonio storico artistico, la Puglia, è una regione che vale la pena essere visitata tutto l’anno.

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