Un viaggio alla scoperta della città natia di Leonardo: Vinci

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leonardodavinci_autoritratto.jpgLeonardo da Vinci è forse l’artista italiano più noto al mondo, sia per la sua attività artistica, sia per la sua attività scientifica.

Negli ultimi anni grazie al celebre romanzo di Dan Brown “Il Codice da Vinci”, più che mai Leonardo incuriosisce turisti di tutto il mondo che si recano in Italia e all’estero per ammirare le sue opere custodite nei musei più celebri.

Ci sono diversi itinerari turistici che sono dedicati al celebre artista. Noi di Vagabondi.it vi proponiamo quello della città natia di Leonardo: Vinci, un piccolo borgo toscano in provincia di Firenze di grande fascino che vale la pena visitare.

Di origine medievale, Leonardo nacque qui il 15 aprile 1542. I luoghi più suggestivi della città sono legati al genio universale italiano.

Interessanti sono le istituzioni culturali ispirate all’attività del genio, come il Museo Leonardiano ubicato nella Rocca cittadina, la  Biblioteca Leonardiana, centro di documentazione specializzato sulle opere vinciane ed il Museo ideale di Leonardo.

Quest’ultimo, in particolar modo, è di grande interesse, in quanto, è il primo museo che ricostruisce la poliedrica personalità del grande artista, dall’attività artistica, a quella scientifica, con uno sguardo attento alla biografia e ai luoghi da lui conosciuti. Un vero e proprio viaggio nella mente di Leonardo attraverso un’esposizione di riproduzioni dei suoi capolavori pittorici, i facsimile dei manoscritti e addirittura la campionatura delle impronte digitali.

Caratteristici sono anche i luoghi cari all’artista come la casa natia ad Anchiano tra gli uliveti, tipica casa rurale del Quattrocento, che oggi ospita una esposizione didattica sul rapporto di Leonardo con il Territorio, i possedimenti della famiglia Vinci, il Battistero della chiesa di Santa Croce dove sembra che il celebre artista fu battezzato.

vedutadivinci.jpgInteressanti sono anche alcune opere e siti ispirati al genio vinciano realizzati da artisti contemporanei. Tra questi abbiamo la scultura lignea dell’uomo vitruviano realizzata da Mario Ceroli o il monumento equestre in bronzo realizzato da Nina Akamu. La statua è ispirata ai disegni di Leonardo relativi al progetto della colossale statua dedicata a Francesco Sforza. Originale è il restauro della piazza Guidi realizzato da Mimmo Paladino esponente della Transavanguardia, che ha realizzato un’opera che ha il suo fuoco visivo e simbolico nel “poliedro stellato” leonardesco, sottile metafora del rapporto esistente tra i segni dell’uomo e le forme della geometria. Suggestivo appare, inoltre, il Giardino di Leonardo e dell’Utopia che è una sezione a cielo aperto del Museo Ideale di Leonardo da Vinci. Ubicato nella campagna prossima al centro storico di Vinci, è dedicato alla botanica e agli artefici di meraviglia leonardiani.

A Vinci è possibile ammirare ancora i luoghi che si ritrovano nei noti disegni di Leonardo. Come Collegonzi nel comune di Vinci raffigurata da Leonardo nella carta RLW 12685, e nel Codice Leicester, dove sembra che rinvenne numerose conchiglie fossili, da lui chiamate “nichi”. Nel foglio 776v del Codice Atlantico, databile circa al 1503, Leonardo ricorda il «molino della Doccia di Vinci» in rapporto ad alcune osservazioni relative alle tecniche di macinazione dei colori usati in pittura. Il mulino è situato a nord del castello, subito fuori dalle mura a mandorla, dove inizia la Strada Verde che porta alla Casa di Anchiano. Altro luogo legato ai disegni vinciani è Sant’Ansano in Greti raffigurata dal Leonardo nella carta RLW 12685 la località di “Santosano”, dove si trovava la Pieve di cui era suffraganea la chiesa di Vinci.

A Vinci tutto rimanda alla vita del grande Leonardo: per gli appassionati del mito è un luogo imperdibile.

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