Quando il bar diventa più soft: Il Lounge Bar

loungebar.jpgNumerosi locali pubblici, con il passare degli anni, hanno cambiato completamente fisionomia tra cui i bar. Questo è dovuto al modificarsi delle tendenze e soprattutto alle diverse esigenze dei clienti.

E’ come, se ora, quello che veramente fa tendenza e novità, è l’aumento dei servizi e delle attività che si possono svolgere all’interno.
Il semplice bar si è modificato in diversi modi. Quello a cui ci dedicheremo oggi è il Lounge Bar, (detto tra noi ma come mai che per fare tendenza hanno tutti queste dizioni internazionali???)

Il termine “lounge” deriva dall’inglese divano, o bighellonare (to lounge) sul divano appunto. Già di qui si capirà che i Lounge Bar sono dotati di divanetti, dove poter stimolare l’ozio e le public relations (oddio mi hanno contaminato!).

Ciò che cambia in realtà è l’offerta dei prodotti che vanno al di là di quelli semplici di caffetteria. Vengono proposti prodotti alternativi come vini di buon livello, cocktails e stuzzichini.

Elemento fondamentale è la musica. Esiste un particolare genere musicale, adatta ai Lounge Bar. Per molti ristoratori la scelta della sonorità adatta è veramente un problema, perchè se si mette un altro tipo di musica allora il lounge bar, perderebbe la sua essenza. La musica deve essere rigorosamente soft, in un ambiente soft, leggero e disimpegnato, l’ideale insomma per passare il proprio tempo libero, dopo il lavoro.

Recentemente il 16 settembre è stato inaugurato un locale che ha sposato in pieno questa filosofia, il “Beerba Food Design Lounge”. Questo nuovo locale scommette su una nuova concezione di ristorazione, dove il cibo è in accordo con il design, la musica, la danza, la moda, la fotografia, la letteratura e la videoarte.
Tutte le arti si incontrano in un solo prodotto. Chi ha creato questa “opera d’arte” sono personaggi di altissimo livello professionale, del design made in Italy.

L’allestimento architettonico è stato infatti curato dallo scenografo Francois Confino, autore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. L’illuminazione è stata curata dal light designer Jean Francois Salieri, che ha curato l’illuminazione della Giocanda al Louvre!!! Inoltre all’interno vi è anche lo zampino di Galliano Habitat.

La particolarità è l’organizzazione di serate a tema dove con un unico filo conduttore tra cibi, intrattenimento e discipline artistiche. In questo locale non manca assolutamente niente. . . Se siete a Torino potete farci un salto e poi dirci come!

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