Il Tempietto longobardo a Cividale del Friuli

tempietto_longobardo_-_cividale.jpgContinua il nostro viaggio alla scoperta di alcune delle mete più particolari che il nostro paese ha da offrire. Siete pronti a fare un salto in Friuli Venezia Giulia? Anche in questa regione, come d’altronde in tutte le altre, che sino ad adesso con Vagabondi.it abbiamo trattato, è ricca di splendide testimonianze storico artistiche.
Tra queste spicca sicuramente il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli in provincia di Udine. Questo monumento è di enorme importanza, nel panorama storico artistico italiano, perchè è la più importante e meglio conservata testimonianza architettonica dell’epoca longobarda. Non solo, oltre ad essere una testimonianza unica, dell’arte longobarda, in essa convivono, armoniosamente, modelli classici. Dal 2008 è stato inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco, insieme ad altri sette luoghi legati all’arte longobarda, che insieme sono chiamati “Italia Longobardorum. Centri di potere e di culto“.

tempietto_longobardo_-_cividale._2.jpgEdificato nell’VIII secolo era in origine una cappella palatina, perchè collocata nel gastaldia, il palazzo del gastaldo, signore della città.
I committenti furono Astolfo e sua moglie Giseltrude. Astolfo fu prima duca del Friuli dal 744 al 749 e in seguito Re dei Longobardi dal 749 al 756.
L’ambiente è un’aula quadrata coperta da una volta a crociera. Due coppie di colonne in un loggiato dividono l’ambiente con il presbiterio. L’accesso avveniva dal lato ovest, qui è conservata una magnifica decorazione a stucchi e ad affresco. Originariamente l’abside era decorata con dei mosaici di cui oggi, non ne rimane traccia.

Quando è divenuto monastero l’edificio ha assunto una denominazione mariana, (Oratorio di Santa Maria in Valle). Gli elementi decorativi superstiti sono l’affresco collocati all’interno dell’archivolto vitineo, con al centro Cristo tra gli Arcangeli Michele e Gabriele, e quelli presenti sempre nella parete occidentale. Questi sono opera di maestranze bizantine, che arrivarono in Occidente dopo la lotta iconoclasta.  L’elemento degno di nota è il fregio del livello superiore. Questo è sovrapposto ad elementi architettonici. Si possono ammirare sei figure a rilievo di Sante realizzate in stucco, dove è possibile vedere la ripresa di modelli classici, riletti attraverso il gusto longobardo.

Nel suo insieme lo schema decorativo, con i mosaici nelle volte, gli stucchi, e il ciclo di affreschi, è uno dei più ambiziosi commissionati nell’Europa dell’VIII secolo.

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