Il capolavoro di Palermo: il Duomo di Monreale

duomodimonreale_2.jpgLa Sicilia è nel nostro paese la regione più a sud, dove il mare è bello e cristallino, il sole splende alto e illumina questa bellissima terra. Ha però nella sua storia degli elementi nordici, che oggi convivono armoniosamente con quelli meridionali di matrice islamica e con quelli orientali di origine bizantina.
Nel suo tessuto urbano la Sicilia ancora conserva la sua antica natura cosmopolita, luogo di incontro tra le diverse popolazioni che nei diversi anni l’hanno dominata. Dai fenici, ai romani, dai greci, agli arabi sino ai Normanni. Questi ultimi, in particolar modo, hanno lasciato in molte città la loro traccia indelebile, con la loro cultura e hanno realizzato nel nostro paese dei capolavori storico artistici di estremo valore.
Tra questi spicca il Duomo di Monreale a Palermo risalente al 1174 per volontà di Guglielmo II d’Altavilla. L’edificio fu terminato in tempi brevi entro il 1185 a conferma che la dinastia normanna usava le commissioni artistiche come manifestazione esteriore della magnificenza del loro regno.

duomodimonreale_1.jpgPosta in una posizione geografica privilegiata, alle pendici di monte Caputo è oggi uno dei siti più visitati dai turisti di tutto il mondo che scelgono la Sicilia come meta per le loro vacanze. Come molti altri edifici italiani ha al suo interno elementi appartenenti a diverse epoche che vanno dal XII secolo in poi.

L’imponente facciata è caratterizzata ai lati dalle massicce torri fortificate, con al centro un portico a trifora (di un’epoca successiva).
 Si accede attraverso delle porte bronzee, una delle quali è un’opera di Bonanno Pisano risalente al 1189. Sul fianco sinistro vi è un portico eseguito tra il 1547 e il 1569. Nonostante le diverse modifiche avvenute nel tempo, il Duomo di Monreale conserva la sua impronta normanna. Le absidi, invece, nel motivo a fitto intreccio con archi acuti, evocano atmosfere arabeggianti esaltate dalla decorazione policroma creata dall’alternanza di tarsie di calcare e di pietra lavica.

duomodimonreale_3.jpgAnche qui, come nella cappella Palatina, il punto forte è la decorazione musiva che riveste le pareti superiori delle absidi e delle navate. I mosaici, eseguiti tra il XII e il XIII secolo da maestranze veneziane formatesi nella scuola bizantina.  
Il programma iconografico è incentrato su storie del Vecchio e del Nuovo Testamento, mentre nel catino absidale troviamo la figura del Cristo Pantocratore.
Il Duomo di Monreale custodisce le spoglie di Guglielmo I conservate in un sarcofago di porfido, e quelle di Guglielmo II il Buono in uno marmoreo, entrambi collocati nel fianco destro. Nella parte sinistra, invece, dentro tombe ottocentesche, vi sono quelle della consorte di Guglielmo I, Margherita di Navarra e dei Figli Ruggero ed Eusico. All’interno del Duomo vi sono inoltre due cappelle una dedicata al Crocifisso e una a San Benedetto che sono due splendidi esempi del Barocco siciliano.
Il Duomo di Monreale era un convento benedettino.

duomodimonreale_4.jpgAffianco ad esso vi è il chiostro, eseguito nel XII secolo, un portico ad archi ogivali a doppia ghiera con toro nell’intradosso.  
Gli archi scaricano il loro peso in colonne binate, splendidamente ornate, alcune con intagli di arabeschi ed altri con intarsi a mosaico. Molto particolari sono i capitelli che sono istoriati con scene bibliche.
Originariamente il complesso monrealese aveva un altro impatto visivo. Prima, infatti, a chi proveniva da Palermo, l’insieme edilizio si presentava con e absidi del Duomo e la facciata dell’Abbazia e del Palazzo Reale. Oggi del Palazzo Reale, restano solo due finestre esterne a feritoia, un vano rettangolare all’ingresso con bifore ed un atrio di chi rimangono tre grossi archi ogivali, oggi inseriti nell’edificio del seminario. Nonostante questi cambiamenti, il Duomo di Monreale rimane il capolavoro di Palermo.

 

Foto prese da Wikipedia

Lascia un commento