Palazzo dei Priori a Fermo

palazzo_dei_priori.jpgPronti ad intraprendere una visita virtuale ad un’altra attrattiva delle Marche? Oggi ci spostiamo a Fermo e ci dedichiamo ad un’altra struttura espositiva di eccellenza di questa regione, la Pinacoteca Comunale ospitata a Palazzo dei Priori.

Questo non è solo, il più antico edificio della cittadina marchigiana, ma è un luogo che conserva le testimonianze più importanti per la comprensione della storia di Fermo.
Il palazzo risulta dall’unione di due edifici, un palazzo privato del XIII secolo di proprietà di Rinaldo di Giorgio e la chiesa di San Martino. Quest’ultima era un edificio molto antico. Nel 1296 il comune di Fermo decise di costruire qui il palazzo del Capitano del Popolo. L’aspetto attuale dell’edificio è risalente alla prima metà del Seicento. Il palazzo è articolato su tre piani. Sino al 1979 era sede di Municipio. Le sale di rappresentanza oggi ospitano ancora le funzioni di un tempo, come il ricevimento di autorità e di personalità illustri consigli comunali. Queste sono: la Sala dei Costumi, Sala degli Stemmi, Sala del Sindaco, Sala Rossa, Sala dell’Aquila, Cappellina, e la Sala dei Ritratti. Al loro interno vi sono arredi antichi risalenti al Settecento e Ottocento. Dal 1986 il secondo piano è sede della Pinacoteca Civica e del Museo Archeologico. Le opere esposte sono di grande importanza in quanto mostrano le influenze artistiche di Fermo da il Trecento e l’Ottocento. Sono opere provenienti da chiese cittadine e del territorio. Il percorso museale è articolato in cinque sale in cui sono custodite opere pregevoli tra cui l’Adorazione dei Pastori di Peter Paul Rubens e la Pentecoste di Giovanni Lanfranco.
Da non perdere è la Sala del Mappamondo realizzata nel 1688. Questa contiene sedicimila volumi del XVI secolo, collezionati da Romolo Spezioli, medico di fiducia di Cristina di Svezia. Il nome della sala si deve al Mappamondo disegnato nel 1713 dal cartografo Silvestro Amazio Moroncelli.
Qui concludiamo il nostro giro per le Marche, dove andremo la prossima volta? Siete curiosi? Continuate a seguirci

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